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Oderzo

Descrizione

Il toponimo deriva dal latino "opitergium" (piazza del mercato). Comune in provincia di Treviso, situato sul fiume Monticano, in un'area quasi totalmente pianeggiante, Oderzo è bagnato da diversi corsi d'acqua, alcuni naturali, altri creati dall'uomo; ciò ha reso il terreno particolarmente fertile, tanto che oggi è un centro dedito prevalentemente all'agricoltura ed alle attività industriali.
Di origini paleovenete, il sito fu scelto nell'XI secolo a.C. per la particolare posizione tra il mare ed i monti del Cansiglio e per la presenza dei corsi d'acqua. La zona fu colonizzata dai Romani ed assunse una notevole importanza, tanto da divenire Municipium; decadde a seguito della dispersione dell'Impero di Roma e delle devastazioni operate dai Barbari. Visse un periodo di progressiva ripresa solo dopo il Mille, divenendo oggetto di conquista delle potenti famiglie locali. Dalla seconda metà del XIV secolo, fino alla conquista napoleonica, divenne dominio di Venezia; successivamente fu inglobata nel regno asburgico e solo nel 1866 in quello d'Italia. Nel corso della Prima Guerra Mondiale Oderzo subì notevoli danni e fu coinvolto direttamente anche nelle vicende del secondo conflitto mondiale.

Da vedere:

Il duomo dedicato a San Giovanni Battista è in stile tardo-gotico, ha subito rimaneggiamenti in epoca successiva. La facciata con tetto a capanna è preceduta da una scalinata ed interrotta da un portale sormontato da una mezzaluna, una finestra circolare e due finestroni ogivali alti e stretti che danno luce anche ai lati. In generale l'effetto è di grande sobrietà ed equilibrio, unico vezzo i pinnacoli e gli arcatelli che impreziosiscono il prospetto seguendo la linea delle falde del tetto, nonché le arcate cieche che si susseguono sulle fiancate. L'edificio possiede una caratteristica che lo rende estremamente originale: l'ombra del pinnacolo centrale, proiettata sul pavimento della piazza in cui si trova, segnala la data. L'edificio è ad una sola navata e conserva un'opera di Palma il Giovane, affreschi di scuola veneta e tele dell'Amalteo. Il campanile a base quadrata presenta sul corpo principale coppie di lesene, la cella campanaria è a due piani divisi da un vistoso cornicione e sormontata da una cuspide piramidale.
La chiesa di Santa Maria Maddalena risalente all'anno Mille.
La chiesa del Beato Bernardino Tomitano di fine Seicento.
Villa Emo-Capodilista del secondo Cinquecento con affreschi del Zenotti e del Fasolo.
Il Museo Civico Archeologico.
Il Museo Brandolini e Giol.
La loggia comunale.
I siti archeologici.
Piazza Grande.
La Pinacoteca.
Il Torresòn.
Il Torresin.

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