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Chieti

Descrizione

Situata nella parte centro-orientale dell'Abruzzo, lungo un crinale tra la Valle del Pescara ed il torrente Alento, Chieti vanta origini antichissime. La tradizione vuole che la città fu fondata dall'eroe greco Achille col nome di Teate, in onore della madre Teti; capitale del bellicoso popolo dei Marrucini, si alleò più volte con Roma contro Annibale, Pirro e Perseo re della Macedonia. Risale certamente al periodo augusteo la prima sistemazione urbanistica dell'antica Teate, di cui restano il tracciato viario ortogonale di alcuni quartieri e cospicui ruderi quali i Templi del foro ben conservati, una grandiosa cisterna con annesse terme, il Teatro e l'Anfiteatro, recentemente riportato alla luce. Cominciò a decadere con la fine dell'impero e, quasi distrutta dai Goti, fu vessata dai Bizantini e inclusa dai Longobardi nel ducato di Spoleto, prima, e in quello di Benevento, poi, finché divenne contea sotto i Normanni con giurisdizione su un vastissimo territorio della regione. Conobbe, in seguito, momenti di grande sviluppo con il dominio Angioino e, ancor più, con gli Aragonesi che la posero a capo di tutti gli Abruzzi, concedendole anche la facoltà di battere moneta.
Nel Seicento Chieti assunse l'attuale fisionomia, grazie anche al potere ecclesiastico che, in epoca di Controriforma, favorì il sorgere di imponenti edifici.
Costruita sulle rovine di un tempio pagano, la Cattedrale fu rifatta per la prima volta nel IX secolo. Successivamente venne rimaneggiata nei secoli XIV e XVI e rinnovata nel secolo XVIII. Si presenta a pianta basilicale a tre navate con transetto e custodisce un prezioso crocifisso ligneo del 1498, una natività del chietino Nicola De Laurentiis, un Missale miniato del XV secolo appartenuto a Papa Alessandro VI e, nella cripta situata sotto al transetto, le spoglie di San Giustino, a cui è intitolata la Cattedrale.
Il Palazzo Municipale o Nuovo Episcopio, costruito nel 1517 e successivamente rimaneggiato, conserva una tavola della Madonna del Suffragio del XV secolo.
Nel 1239, sui ruderi dell'antica Chiesa di San Lorenzo, fu costruita la Chiesa di San Francesco, a pianta basilicale con una sola navata; vi si trovano una statua lignea Vergine col Bambino del XV sec., le statue lignee di Sant' Antonio di Padova e di San Francesco del secolo XVII, un pergamo ligneo del secolo XVIII ed un quadro ad olio di scuola tizianesca raffigurante la Vergine e San Marco Evangelista.
Interessanti sono, inoltre, la Chiesa di San Domenico, già Chiesa di sant'Anna, risalente al XVII secolo, il Palazzo Vescovile e quello del Governo, la Chiesa di Santa Maria alla Civitella (XIII secolo) e l'antichissima Chiesa di Santa Chiara.

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