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Ancona

Descrizione

Protesa verso il mare, Ancona sorge su di un promontorio che crea un'insenatura naturale, approdo ideale per le imbarcazioni; infatti il nome della città deriva dal greco "ankon", che significa per l'appunto "gomito". La città fu fondata dai Greci di Siracusa nel IV sec. a.C., raggiungendo l'apice dello splendore sotto l'imperatore romano Traiano, cui è dedicato uno splendido arco trionfale.
Nell'848 fu saccheggiata dai Saraceni che, nelle acque dell'adriatico, sconfissero la flotta alleata veneto-anconitana. Ciò nonostante, la città risorse e nel corso dell'XII divenne libero comune e città marinara, respingendo due potenti assedi, quello di Lotario II (1137) e di Federico Barbarossa (1167).
A causa della scoperta dell'America, e della caduta di Costantinopoli nelle mani dei Turchi, il centro dei commerci si era ormai spostato dal Mediterraneo all'Atlantico e per tutte le città marinare italiane, compresa Ancona, iniziò un periodo di recessione che durò per tutto il XVII secolo e ebbe sollievo solo con papa Clemente XII, che nel 1732 concesse il porto franco, grazie al quale l'economia vide una nuova luce.
Pregevoli ritrovamenti greci e piceni sono conservati al Museo Archeologico ed al Museo Civico, mentre i resti di un tempio dorico dedicato ad Afrodite sono stati rinvenuti in prossimità del Duomo.
Simbolo della città di Ancona è l'Arco di Traiano, elegante esempio di arte romana, realizzata da Apolloro di Damasco in marmo dell'Imetto e colonne corinzie. In passato era adornato anche da statue e fregi, scomparsi durante i saccheggi dei Barbari e dei Saraceni.
Altro simbolo della città è il Duomo di San Ciriaco (XI-XIII secolo): la facciata è realizzata in pietra bianca e rosa del Conerio e presenta uno splendido portale. All'interno ricordiamo la Cappella della Madonna con l'altare del Vanvitelli e la cripta dei Ss. Ciriaco, Liberio e Marcellino.
Nello specchio d'acqua antistante il porto sorge la Mole Vanvitelliana o Lazzaretto, edificio a pianta pentagonale realizzata dal Vanvitelli con funzioni per lo più militari, anche in vista della riorganizzazione urbana di Ancona verso il mare in direzione sud e per garantire l'immunità da epidemie che avrebbero potuto portare merci e persone provenienti da luoghi riconosciuti come sospetti. Al centro della struttura sorge un tempietto in stile neoclassico dedicato a San Rocco.
La fortezza Sangallo, nota anche come Cittadella, sorge su uno dei punti più alti della città e costituiva nel Cinquecento il principale strumento di difesa nel punto di entrata alla città (l'attuale piazza Sangallo) e le sue mura furono, dalla fine del Settecento, collegate tramite fortificazioni a Porta Pia.
Meritano, infine, di essere menzionati anche la Chiesa di San Francesco delle Scale (XIV-XVIII secolo), in posizione scenografica in cima ad una gradinata, con portale gotico-veneziano ricco di statue e rilievi, opera di Giorgio Orsini da Sebenico (1459); all'interno opere di Lorenzo Lotto (grande pala dell'Assunta) e di Pellegrino Tibaldi. La Chiesa del Gesù (XVIII sec.) di Vanvitelli; il gotico Palazzo degli Anziani con facciata barocca (ora sede dell'Università); il cinquecentesco Palazzo Ferretti, oggi sede del Museo Archeologico delle Marche.

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