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Villa Petriolo Vini Toscani

Produzione Vino di Qualità Chianti Cerreto Guidi Siena Toscana Italia

Contatti

Cerreto Guidi +39 0571 55284 +39 0571 55081

Descrizione

"Amenissimo è l'aspetto di queste campagne per la variata coltivazione [...] per la ricchezza dei prodotti che forniscono gli olivi, i gelsi, le foreste, e segnatamente per l'eccelsa qualità dei vitigni che vi si coltivano".

Con queste parole, Emanuele Repetti nel 1833 descriveva il territorio di Cerreto Guidi, dove la nobile famiglia degli Alessandri aveva ben tredici poderi facenti capo alla fattoria di Petriolo.

Gli Alessandri, nell'arco di quattro secoli, hanno reso Petriolo una meravigliosa proprietà, ricca di ville, giardini, orti, boschi e fornaci, come come quella del podere Golpaja, dove nel Cinquecento furono cotti i mattoni della Villa Medicea di Cerreto Guidi.

Il complesso di Petriolo è un testimone di questo grande passato in quanto è possibile scorgervi ancora oggi tracce della antica residenza di messer Alessandro, nominata in vari documenti già nel 1574.

La storia di Petriolo, nei secoli successivi, si snoda su un duplice registro (centro produttivo e luogo di "otium" del proprietario) fino agli anni fra Settecento e Ottocento, quando l'intero complesso fu interessato da una serie di interventi di restauro e abbellimento per adeguarlo ai gusti dell'epoca. Nelle pietre degli edifici, che costituiscono il complesso di Petriolo, si possono quindi leggere i mutamenti e le trasformazioni che hanno contraddistinto la storia delle colline che circondano la pianura fiorentina: un lento ed armonioso processo che le ha rese protagoniste di un paesaggio unico al mondo.

La Tenuta di Petriolo è situata al centro delle colline toscane, a soli 40 km da Firenze, ed è formata da un gruppo di case coloniche riunite intorno all'antica villa, un tempo residenza della nobile famiglia degli Alessandri.

Particolarmente felice è la sua ubicazione, sulla sommità di una collina da dove si gode un paesaggio di fascinosa bellezza.

Un ambiente suggestivo, ricco di storia e di fascino, tipicamente toscano nel quale si sono perfettamente integrate moderne strutture produttive, ormai indispensabili per garantire validi standard qualitativi, soprattutto nel settore enologico.

L'area produttiva si estende su una superficie di oltre 160 ettari, suddivisi fra vigneti (14 ettari), oliveti (13 ettari), frutteti e boschi.

Villa Petriolo è un'azienda prevalentemente vinicola, con vigneti situati a un'altitudine compresa fra i 150 e 200 metri con terreni di medio impasto e sassosi. Le varietà coltivate sono Sangiovese, una piccola percentuale di Colorino e Merlot per la produzione dei vini rossi, Malvasia, Trebbiano toscano e San Colombano per la produzione di Vin Santo del Chianti.

I tipi di allevamento della vite sono: cordone speronato, guyot e capovolto.

Particolare cura viene posta nei processi di vinificazione e invecchiamento dei vini.

La raccolta delle uve avviene a mano, dopo di che vengono deposte nelle cassette forate e portate in cantina, dove si ottiene il mosto attraverso una spremitura soffice.

La vinificazione del Chianti avviene in vasche di cemento vetrificate e termo-condizionate per circa due settimane.

Lo stesso procedimento viene utilizzato per il Golpaja, vino rosso di grande struttura, ottenuto in prevalenza da una selezione delle uve nere di Sangiovese. La svinatura avviene direttamente in barrique di rovere francese, dove il vino matura per un anno, con conseguente affinamento in bottiglia per un minimo di quattro mesi.

Complessa ed articolata è la lavorazione del Afamoso Vin Santo del Chianti, perla dell'enologia toscana; le sue preziose uve bianche, una volta selezionate e raccolte, vengono ospitate nella vinsantaia dove avviene il processo di appassimento, che può durare anche fino alla primavera successiva.

Durante tutto questo lungo processo le uve sono costantemente controllate, fino al raggiungimento del momento idoneo alla loro pressatura; ne consegue il loro invecchiamento in piccoli caratelli di rovere francese e castagno dove il Vin Santo matura per cinque anni.

Una parte interessante della produzione della Tenuta di Petriolo è costituita da un ottimo olio extravergine d'oliva IGP. Gli olivi coltivati sono principalmente delle varietà Leccino e Frantoio; la raccolta avviene esclusivamente a mano, con le olive tenute in luogo asciutto e ben areato e lavorate entro 24 ore dalla raccolta, con un processo di frangitura che preserva e ottimizza la qualità dell'olio stesso.

Acquistata quaranta anni fa dalla famiglia Maestrelli, Villa Petriolo ha per lungo tempo assolto al ruolo di tranquilla dimora di campagna, luogo di svago, riposo e meditazione. Proprio nel modo in cui l'aveva immaginata Moreno, capostipite della famiglia, imprenditore e grande amante della natura e dell'arte.

Lo stesso Moreno coltivava tale sua passione dilettandosi in fini lavori di intaglio di sculture lignee, traendo per lunghi anni dal silenzio di queste colline l'ispirazione per le sue creazioni. La testimonianza più evidente è data da una piantana da luce (realizzata con un grosso ingranaggio sul quale si erge un tronco di olivo per terminare con un' originale lampada), che vuol rappresentare il mondo nei suoi contrasti: la maestria della tecnica, la forza della natura e l'ingegno dell'uomo.

Mai sopita per tutti quegli anni fu inoltre l'idea di fare di Villa Petriolo un luogo di aggregazione e promozione artistica.

L'eredità spirituale di Moreno è oggi raccolta da Silvia, la figlia secondogenita, che coniugando l'ispirazione paterna all'amore per questi luoghi che l'hanno vista bambina, ha avviato otto anni fa un radicale progetto di ristrutturazione di Villa Petriolo. Con assoluta fiducia nelle potenzialità del territorio sono così partiti i lavori, che hanno visto la trasformazione della tenuta di famiglia in una moderna ed efficiente azienda agricola, vocata a produzioni di alta qualità.

L'energia ed il contagioso entusiasmo di Silvia hanno accompagnato Villa Petriolo nel suo graduale processo di metamorfosi, con il rinnovo dei locali abitativi, delle cantine e degli impianti agricoli. Tale percorso ha avuto meritata coronazione nel 2002, anno in cui la realizzazione del primo nuovo impianto di uve Sangiovese, compiuto secondo i più moderni sistemi di allevamento, è venuto a coincidere con la nascita della figlia Lavinia.

Nei progetti di Silvia c'è adesso la volontà di affermare l'immagine di Villa come azienda giovane e dinamica, capace di imporsi sul mercato per la già riconosciuta qualità dei vini e dell'olio aziendali. Ma non solo, perché il pensiero torna sempre ai sogni di babbo Moreno. La tenuta si trova infatti in una zona che, oltre alla bellezza paesaggistica, gode di antichissima tradizione culturale. La vicinanza con città come Firenze, Pisa, Vinci e Lucca, ne fanno un punto di partenza ideale per chi voglia alternare alla tranquillità della fattoria piacevoli escursioni. E la storia di queste terre è quella delle sue genti, così inscindibilmente legate alle proprie radici.

Da qui la voglia di andare oltre la semplice realtà aziendale esistente, di creare un luogo in cui, al fianco dell'antica arte di "fare vino", possa trovare spazio l'estro di giovani artisti. Pittori dunque, ma anche scultori e creativi a cui offrire un posto dove esporre al pubblico le proprie opere. Senza dubbio una attrattiva in più per gli ospiti della tenuta, ma soprattutto un'occasione per questi ragazzi di mettere in mostra il frutto del proprio lavoro e, per appassionati e curiosi, di passare piacevoli giornate tra arte, vino e natura.

Nella conduzione Silvia è affiancata dalla sorella Simona, laureata in lingue che, con altrettanta passione ed entusiasmo, ha deciso di investire le conoscenze acquisite curando l'accoglienza dei numerosi visitatori, in gran parte stranieri, che ogni anno si recano a Villa Petriolo. E' lei che si occupa dell'organizzazione delle visite alle cantine, pianificando e seguendo in prima persona le degustazioni ai prodotti aziendali.

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