Morciano di Leuca è una suggestiva località salentina situata sul litorale ionico, in provincia di Lecce. Con buona probabilità il toponimo deriverebbe dal latino "murex", con riferimento al tipo di terreno, roccioso e collinare, su cui sorge il paese. Le origini risalgono al IX secolo quando, in seguito alla distruzione dell'antica città di Vereto, ad opera dei saraceni, la popolazione si spostò nelle campagne vicine. Nel 1190 il feudo fu donato da Tancredi d'Altavilla a Sinibaldo Sambiasi, i cui discendenti lo detennero fino al XIII secolo. Alla dominazione normanna seguì quella sveva, angioina ed aragonese.
Attrazioni:
- il castello Castromediano-Valentini, edificato nel Trecento da Gualtiero IV di Brienne e ricostruito nel Cinquecento, presenta una forma quadrangolare con torrione cilindrico;
- la Chiesa di San Giovanni Elemosiniere, edificata nel XVI secolo su un preesistente edificio tardo-medievale, presenta una facciata in stile romanico con aggiunte barocche. L'interno è diviso da pilastri in tre navate.
- la Chiesa del Carmine, fatta costruire nel 1486 in un unico complesso che si estendeva fino al castello e comprendeva anche il Convento dei carmelitani, prima della sua demolizione.
- la Cappella della Madonna di Costantinopoli, edificata nel XVI secolo in seguito alla Battaglia di Lepanto; all'interno è custodito un monolite rinvenuto negli ultimi anni del Novecento, in seguito ad un intervento di restauro conservativo.
- il Santuario di santa Maria di Leuca del Belvedere, fatto costruire tra il Seicento ed il Settecento lungo il cammino che percorrevano i pellegrini per giungere al Santuario De Finibus Terrae di Santa Maria di Leuca. E' in stile rinascimentale, con ampio pronao sulla facciata e, all'interno, pregevoli affreschi sei-settecenteschi.
- la Chiesa di San Lorenzo, edificata nel XVI secolo in seguito alla distruzione, ad opera dei Turchi, della preesistente Chiesa dedicata a Santo Stefano.
- Torre Vado, facente parte del complesso sistema di difesa costiero, venne edificata da Carlo V nel XVI secolo;
- Torre Capece, di epoca tardo-medievale, rappresenta ciò che resta del palazzo baronale dei Capece, di cui è ancora visibile lo stemma araldico sul portale d'ingresso;
- le vore carsiche (Vora grande e Vora Piccola), nella frazione di Barbarano del Capo. Si tratta di due enormi voragini di origine carsica, situate appena fuori il centro abitato, di forma ellittica, e profonde rispettivamente 35 e 25 metri.