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Minerbio

Descrizione

La via principale che partiva dalla porta e attraversava tutto il borgo, chiamata via di Mezzo, correva parallela a via Superiore, entrambe tagliate perpendicolarmente da vie minori.
Subito fuori dalla porta, parallela alle fosse vi era il tracciato di via delle Stuoje.
Oggi si conservano sia il reticolato ortogonale delle strade che il perimetro pressocchè quadrato dell'antico castrum.
Sul percorso dell'antica via di Mezzo troviamo ora Via Larga Castello, piazza Cesare Battisti e il suo monumento sono sorti su un'area precedentemente occupata da un agglomerato abitativo, nella cui parte retrostante correva via delle Stuoje; via Sopra Castello si trova invece sull'antico percorso di via Superiore.

Nell'area appena fuori dalle mura del castello sorgeva un mulino sostituito a metà del 1700 da un'osteria.
Ora su quell'area è sorto il complesso del cinema teatro Minerva nell'edificio che ospitava l'ex casa del fascio costruita intorno agli anni '30.

L'avanzamento edilizio ha inoltre inglobato vicolo Bondi. Le attuali via Falegnami, via Ortazzo e via Conventino ripercorrono i tracciati stradali delle vie minori che tagliavano perpendicolarmente le due strade principali del borgo.Gli orti e i giardini sono stati eliminati per guadagnare ulteriore terreno all'espansione edilizia.

Dislocate lungo il reticolato ortogonale, erano decorate in facciata da bassi portici, probabilmente di legno. La recente ristrutturazione ha mantenuto la forma dei bassi porticati con soffitto in travi lignee e colonne in mattoni, ammodernando notevolmente però l'aspetto esteriore e gli ambienti interni.
La casa del governatore feudale si trovava all'angolo tra le attuali via Larga Castello e via Falegnami. Anche oggi si riconosce per le arcate più alte rispetto quelle dei restanti portici e per una targa marmorea raffigurante l'impresa della famiglia Isolani posta sopra la porta di ingresso.

Dell'antico abitato è ancora visibile la medievale porta d'ingresso munita di ponte levatoio, oggi scomparso, che permetteva o escludeva l'accesso al borgo. La porta subì una ristrutturazione a metà dell'800 con l'innalzamento della torre, la posa di un orologio a doppia mostra e un "castello" in ferro battuto contenente le campane dimostra che la torre attuale, posta ancora all'ingresso del borgo antico, mantiene l'aspetto di quest'ultima ristrutturazione. E'ancora presente su un lato la porta di legno che introduceva alla scala che conduceva alla sommità della torre che tuttavia non è più agibile. L'orologio, che ha perso le antiche decorazioni pittoriche, è ancora collocato sulla torre, come le campane, ma entrambe non sono più funzionanti.

Un circuito di fosse, ricordato dal toponimo dell strade che ne ripercorrono il tracciato, cominciò ad essere tombato sia in seguito alla deviazione a metà del '500 del corso del Savena che non le alimentava più con acqua corrente sia per la perdita di esigenze difensive del borgo.
Attualmente non vi è più nessuna traccia di questo tipico elemento della città medievale eccetto nel toponimo che identifica la strada, via Fosse appunto, che ne ripercorre l'antico tracciato sui due lati che furono chiusi per ultimi.
E' ancora visibile però, a destra e a sinistra della porta del castello, l'interruzione del gruppo compatto degli edifici nei due punti in cui le fosse si inalveavano tra le abitazioni per raggiungere il cortile del castello.

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