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La Stoppa Vini Romagna

Produzione Vino Qualità Barbera Bonarda Cabernet Sauvignon Doc Merlot Malvasia di Candia Aromatica Colli Piacentini Rivergaro Piacenza Emilia Romagna Italia

Contatti

Rivergaro 29029 Rivergaro +39 0523 958159 +39 0523 951141

Descrizione

LA STOPPA è un'azienda antica che con i suoi vigneti si arrampica solitaria sui declivi della val Trebbiola, non lontano dal fiume Trebbia, in provincia di Piacenza.

L'azienda si estende su 52 ettari, 30 dei quali destinati a vigna, tutti accorpati e dominati da un'elegante torre di impianto medievale. Più di cento anni fa, il suo precedente proprietario vi piantò viti francesi e produsse vini dai nomi significativi ed un po' curiosi perché italianizzati: Bordò, Bordò bianco e Pinò.

Nel 1973 La Stoppa fu acquistata dalla famiglia Pantaleoni, che in poco tempo razionalizzò gli impianti e rinnovò la cantina. Oggi l'azienda, è condotta da Elena Pantaleoni, che insieme all'enologo Giulio Armani ha voluto che i maggiori investimenti fossero destinati alla vigna.

Le basse rese naturali, dovute all'età media delle viti e al terreno povero, e la qualità intrinseca dei grappoli permettono di ricavare vini assai caratterizzati, nati in vigna e non traditi da un eccessivo lavoro in cantina. Ciò non significa che la tecnologia e le botti piccole non siano utilizzate, anzi. Ma queste servono per accompagnare il vino verso la sua maturità e non per tradirlo.

Oggi alla Stoppa si producono poche etichette, alcune legate alle uve autoctone, la Malvasia, la Barbera e la Bonarda, altre a vitigni storicamente presenti come il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Pinot Nero.

L'obiettivo è si quello di produrre vini moderni senza però tradire le memorie e le espressioni del territorio che qui si manifestano con sfumature e caratteri unici e propri.

LA STOPPA, la terra dove vivo e lavoro si confronta da lontano con il fiume Trebbia e da questo riceve aria, colori e luce.

Le piante, che hanno vita antica, danno naturalmente pochi grappoli.

Per la storia sono uve bordolesi. Io le sento uve di questa terra, materia da cui ricavare pochi vini che rimangono nella memoria; che sono miei, della mia gente e delle nostre colline.

Da quando mi occupo dell'azienda ho subito capito e sentito che il vino nasce nella vigna, per questo ogni mia energia è rivolta a curarla e a migliorarla.

Uso le stesse vigne che qui esistono da più di un secolo, senza chiedere nulla di più di quello che naturalmente possono dare.

I vini che voglio sono quelli che la storia mi ha consegnato: il passito dal colore d'ambra, i rossi che nascono dalle uve del territorio e da altre che furono portate dalla Francia come usava in Italia nell'Ottocento.

Non voglio che queste storie siano alterate da mode che come tali passano, voglio che le mie bottiglie vivano il loro tempo, e che quando saranno colte si goda a lungo dei loro colori, dei loro sapori e dei loro profumi.

Vorrei che dentro questi vini si riconoscessero e sentissero le mie passioni e la mia terra.

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