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Crotone

Descrizione

Situata sul versante Est delle coste calabre, bagnata dal Mar Ionio, Crotone fu fondata, secondo la leggenda narrata da Ovidio, dal dio Ercole, in onore dell'amico Kroton, da lui ucciso per errore.
Importante città della magna Grecia, era nota sin dall'antichità per il suo clima mite, per essere la patria del pluri-premiato campione olimpico Milone nonché sede della scuola di scienze e matematica di Pitagora. Fu conquistata dai Romani nel 277 a.C. guidati dal console Cornelio Rufino.
La rinascita della città si registrò, paradossalmente, con la caduta dell'Impero Romano e l'avvento dell'egemonia Bizantina, con i Ruffo e gli Aragonesi.
Nella parte antica della città sorge il castello di Carlo V, realizzato già nel 840 per difendere la popolazione dalle incursioni saracene, ma modificato nel 1541 da Carlo V. E' a pianta poligonale con de torri ed è un interessante esempio di castello arroccato non su di un'altura bensì intorno ad un colle che racchiude ed ingloba.
Nel centro storico cittadino, in via Risorgimento, il Museo Archeologico Nazionale conserva i tesori dell'antica Kroton; i principali reperti riguardano il tesoro di Hera, rinvenuti presso il tempio della dea nel luglio del 1987, i cui pezzi principali sono il diadema d'oro ed il medagliere, con monete greche e romane. Il tempio di Hera, uno dei più grandi dell'antichità, era costruito sul promontorio, nella zona che oggi è diventata Parco Archeologico. Il tempio era inviolabile e garantiva l'incolumità a chi si rifugiava.
Il Duomo di Crotone ha origine nel IX secolo, ma la costruzione completa avvenne solo nel secolo XVI. La facciata è di stile classicheggiante e l'impianto è a tre navate. Al suo interno si trovano la cappella dell'Epifania e una cappella dell'Ottocento, riccamente decorata da stucchi e dipinti, che conserva una tavola in stile bizantino raffigurante una Madonna nera, chiamata Madonna di Capocolonna. Da notare, inoltre, il coro in legno di fine Seicento, un quadro del Settecento, realizzato dal pittore locale Nicola Lapiccola, un fonte battesimale risalente al secolo XIV e il pulpito dell'Ottocento.
Menzioniamo, poi, la Chiesa di Santa Chiara, sorta su un monastero del Quattrocento, con affreschi del Settecento ed un bel pavimento in maiolica napoletana, e la Chiesa barocca di San Giuseppe, dall'imponente portale ligneo.
Tra i palazzi nobiliari, invece, ricordiamo Palazzo Galluccio, Palazzo Morelli, Villa Berlingieri, Palazzo Olivieri-Susanna, Palazzo Sculco, Palazzo Giunti, Palazzo De Majda, Palazzo Albani, Casa Zurlo.

Mappa

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