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  • Hotel Lovere Lago di Iseo

    Sul lago d'Iseo all'estremo nord, adagiata sulle rive del lago si trova la splendida città di Lovere. Circondata dalle montagne ed accarezzata dalle acque limpide del lago a soli 50 km da Bergamo e Brescia, Lovere è un centro turistico mondano caratterizzato...

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Lovere

Descrizione

Comune della Val Camonica, in provincia di Bergamo, situato sulla sponda occidentale del lago d'Iseo, Lovere vanta origini antichissime, di cui restano numerose testimonianze, come un castelliere di epoca celtica, le necropoli romane con tanto di corredo funerario, definito "il tesoretto di Lovere" ed oggi conservato presso il Museo archeologico di Milano. Nel corso del Medioevo il territorio venne dato in gestione ai monaci di Tours che lo permutarono a favore del vescovo di Bergamo, al quale, poi, subentrò la famiglia dei Celeri. Durante le lotte tra guelfi e ghibellini il borgo si dotò di numerose fortificazioni, come mura e torri, di cui oggi restano alcune case-torri (la Torre Söca (sec. XIII-XIV), la Torre degli Alghisi (sec. XII-XIII) e la Torricella dell'antica cinta muraria).
Tra i siti di maggior interesse cominciamo col menzionare il Castelliere, insediamento protostorico situato sul poggio Ronchi, in posizione strategica per controllare tutte le vie di comunicazione. Databile tra il V ed il III secolo a.C., fu utilizzato già dai Galli.
La Basilica di Santa Maria in Valvendra fu realizzata nella seconda metà del Quattrocento. Attualmente è caratterizzata da uno stile rinascimentale di gusto lombardo ed all'interno è possibile ammirare le celebri ante d'organo dipinte da Floriano Ferramola e Alessandro Binvicino, detto il Moretto, originariamente collocate nel Duomo Vecchio di Brescia, opere di Gian Paolo Cavagna, Domenico Carpinoni e Piero Marone, sculture lignee e in marmo provenienti dalla bottega del Fantoni.
Risale alla fine del XIV secolo la Chiesa di San Giorgio, realizzata sulle strutture della medievale Torre Soca; conserva opere di pregevole valore artistico, come una tela del pittore fiammingo Jean de Herdt, una pala d'altare di Gian Paolo Cavagna ed una di Antonio Gandino.
Menzioniamo, ancora, il Monastero di Santa chiara, l'Oratorio di San Martino, il Santuario di San Giovanni, il Santuario delle Sante B. Capitanio e V. Gerosa, l'Accademia delle Belle Arti Tadini, ricchissima di capolavori dei più grandi pittori e scultori italiani e stranieri, Palazzo Bazzini e Palazzo Tadini.

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