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Cogne

Descrizione

Il toponimo deriva dalla parola "coin" (angolo) per la sua particolare conformazione. E' il comune più esteso della Val d'Aosta, situato nella parte meridionale della regione, ai piedi del massiccio del Gran Paradiso, nei pressi dei Prati di Sant'Orso (un'ampia pianura ricoperta omogeneamente da un fitto prato verdeggiante). La valle di Cogne, a forma di U, erosa dai torrenti alimentati dallo scioglimento delle nevi e dai laghi situati in alta quota, si dirama in direzione della valle dell'Urtier e la Valleille ad est, verso la Valnontey a sud, verso la valle di Grauson a nord, i cui corsi d'acqua confluiscono nella Dora Baltea. Tutto intorno boschi di pini, larici ed abeti a rivestire le montagne e più in alto rododendri, ginepri, mirtilli ed ontani, rocce e ghiacciai. La fauna è varia e molte sono le specie tutelate dal Parco. La località è stata celebre per i ricchi giacimenti di ferro che alimentavano la produzione dell'acciaieria di Aosta; oggi è rinomata per i pizzi lavorati a mano. Offre più di 80 chilometri di piste per lo sci di fondo, 9 per quello alpino, oltre a pareti di ghiaccio attrezzate per le arrampicate, alla possibilità di fare passeggiate in slitta, pernottare in quota in attrezzati rifugi, un fitto reticolato di sentieri per il trekking e percorsi per le mountain bike nella bella stagione, pesca, kayak ed altri sports estivi.
Secondo un'antica leggenda i primi abitanti di Cogne provenivano dalla Valsoana. Si stabilirono prima nella valle di Urtier, ove edificarono una chiesa, poi si trasferirono nella valle centrale. Tutt'oggi in comune con la Valsoana Cogne ha il culto di San Besso, martire di Tebe. Fu conquistato dai Romani, come testimoniano importanti reperti tuttora ben conservati. Nell'XI secolo appartenne alla giurisdizione dei vescovi di Aosta che fecero edificare un castello, l'attuale Castello Reale. Nel XVIII secolo divenne comune autonomo. Nel 1630 fu colpito da una terribile epidemia di peste che dimezzò la popolazione. Passò ai Savoia a partire dal 1741.

Da vedere:

La parrocchiale di S.Orso, la prima chiesa, edificata nel 1202 al Cret a 2020 metri. Restaurata ed ampliata nel Seicento, presenta un'unica navata, pianta rettangolare e presbiterio con cupola ottagonale; il campanile risale al 1828. Conserva altari lignei in stile barocco, un organo del 1772 ricostruito un secolo dopo ed ampliato nel 1969. Sotto il portico antistante l'ingresso della chiesa in passato si svolgevano i riti preliminari al matrimonio, nonchè l'insegnamento della catechesi.
Il castello di Aymavilles con quattro torri merlate fu costruito alla fine del XII secolo dai nobili Challant di Fènis e trasformato nel 1713 in residenza.
Il ponte romano, Pont d'Ael, costruito nel III secolo a.C. da due coloni romani, Aimo e Avilio, sul torrente Grand Eyvia. E'una maestosa opera di ingegneria, un ponte acquedotto alto all'incirca 82 metri e lungo oltre 50, in perfetto stato di conservazione.
Le numerose cappelle, generalmente risalenti al XVII secolo, nelle limitrofe frazioni di Epinel, Cretaz, Montroz, Gimillan, Terrabouc, Champlong, Lillaz, Goilles, Cret, Sonvilla, Valnontey
La Casa-Museo Maison de Cogne Gèrard Dayné.
La Mostra permanente del pizzo al tombolo.
L'Atelier d'Arts et Mètiers per un viaggio alla riscoperta di antichi usi e costumi.
Il giardino botanico alpino di Paradisia a Valnontey con centinaia di specie vegetali.

Mappa

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