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Borgo Scopeto Vini ed Ospitalità

Agriturismo Vacanze Produzione Vino Qualità Castelnuovo Berardenga Siena Toscana Italia

Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo

Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo

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Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo

Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo

Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo

Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo

Borgo Scopeto Relais - Photo Gabriele Maria Cucolo

Contatti

Castelnuovo Berardenga Località Borgo Scopeto - 53019 +39 0577 320 001 +39 0577 320 555 www.borgoscopetorelais.it

Descrizione

Le prime notizie di Scopeto, come borgo rurale fortificato, risalgono all'inizio dell'anno 1000, quando il complesso ed i territori agricoli circostanti appartenevano all'episcopato senese.

Il nome Scopeto è certamente da attribuire alla presenza, nella zona, di boschi di Erica Scoparia, un arbusto utilizzato nella fabbricazione di scope e ramazze.

Del 1200 è la bella torre in pietra a pianta quadrata, utilizzata come punto di avvistamento difensivo, che all'origine era affiancata da diverse altre strutture fortificate.

Agli inizi del 1300 la famiglia Sozzini, illustre dinastia senese, ne ottiene dal clero la proprietà, che manterrà senza interruzioni per oltre cinque secoli.

La fattoria, con l'insediamento dei nuovi proprietari diventa un fiorente centro agricolo, presto convertito alla coltivazione della vite da vino e, contemporaneamente, luogo di ritrovo di umanisti, artisti, letterati. I Sozzini si interessano a studi di teologia, ospitano religiosi dissidenti e, per un lungo periodo, devono affrontare accuse di eresia dalla curia di Siena.

La proprietà cresce tuttavia in estensione ed importanza. Gli edifici fortificati lasciano il posto ad una grande villa, a cui si aggiungono le abitazioni dei fattori e dei contadini, configurando un assetto di strutture che è quello attuale.

La famiglia Sozzini, che mantiene la proprietà fino alla metà del XIX secolo, sviluppa una produzione vinicola di una certa importanza, ma solo in tempi più recenti Borgo Scopeto affina la qualità ed inizia ad imbottigliare i propri vini. È con la vendemmia 1990 che appare sul mercato un Chianti Classico con l'etichetta Borgo Scopeto.

L'AZIENDA

Borgo Scopeto è un'Azienda Agricola che si estende su un territorio di 503 ettari, situati nel Comune senese di Castelnuovo Berardenga, ad una altitudine compresa tra i 350 e i 420 metri, prevalentemente situato su rocce argillo-marnose, interessate da elementi arenacei legati con calcari.

La superficie dell'Azienda è attualmente destinata a vigneto per circa 67 ettari, a oliveto per 50 ettari.

I fabbricati e le costruzioni rurali occupano 6 ettari, mentre i restanti 350 ettari sono boschivi.

La parte più interessante del borgo, costituito da dimore signorili con eleganti giardini e numerosi edifici anticamente destinati ad attività artigianali e rurali, risale all'età medioevale, ed è ricca di testimonianze architettoniche e artistiche delle varie epoche successive.

Tutti gli edifici che costituiscono il nucleo storico centrale del Borgo sono stati completamente restaurati con un'attenta opera di restauro conservativo riutilizzando materiali d'epoca condotta da specialisti. L'insieme delle costruzioni più importanti è destinato ad ospitare una struttura alberghiera, il Relais, di alto livello qualitativo, inserita nel contesto ambientale senza alterarne il pregio architettonico originale e la particolare atmosfera.

La superficie vitata di Borgo Scopeto è di 70 ettari, di cui 40 a Chianti Classico costituiti da cloni differenziati di Sangiovese. Non mancano altri vitigni, tra cui Cabernet Sauvignon, Syrah, Merlot.

La resa di uva per ettaro è mediamente di Q.li. 50/60.

I vigneti dell'azienda Borgo Scopeto si trovano ad un'altitudine compresa tra i 360 e i 420 mt slm. e la loro esposizione è in prevalenza verso sud, sud-ovest.

I terreni sono quelli tipici del territorio chiantigiano: sabbiosi con pietrosità di tipo arenaceo e franco argillosi.

Tra i differenti vigneti presenti in azienda merita attenzione la Vigna Misciano: si trova infatti a più di 400 mt slm con una esposizione verso sud est.

I vitigni che posano su un terreno argilloso con pietrosità evidente sono per lo più Sangiovese (90%), Syrah e Canaiolo (10%).

Il Sangiovese della Vigna Misciano, data la sua particolarità, è utilizzato per produrre il nostro Chianti Classico Riserva Vigna Misciano.

Borgo Scopeto è situata in terreni ideali per una enologia di qualità. A questa predisposizione naturale, si affianca una filosofia produttiva che tende a realizzare vini in cui prevalga la personalità dei vitigni e le caratteristiche dei terreni dove sono coltivati. Così, accanto a prodotti di più affermata tipicità, come il Chianti Classico, sono proposti vini di moderno respiro internazionale, come Borgonero.

La cantina di Borgo Scopeto, rinnovata ed ampliata nel corso degli ultimi anni, è dotata delle più moderne tecnologie di vinificazione.

La cantina di vinificazione è composta di 50 vasche in acciaio inox con una capacitè che varia dagli 11 ai 260 ettolitri, per un totale di 7000 ettolitri.

L'affinamento/invecchiamento dei nostri vini avviene in botti di rovere di Slavonia da 30 ettolitri ed in tonneaux in rovere francese da 300 litri.

Ogni locale per l'invecchiamento è dotato di controllo automatico della temperatura ambientale e di un umidificatore che mantiene costante l'umidità durante tutto l'anno.

A tutto questo si aggiunge una moderna linea di imbottigliamento dotata delle più avanzate tecnologie al fine di garantire la massima sicurezza igienica e che ci permette di mantenere costante il livello qualitativo dall'inizio del processo fino alla messa in bottiglia.

Successivamente il prodotto così imbottigliato sosterà, per un periodo variabile in funzione della tipologia del vino, in un locale termocondizionato, in posizione coricata, al fine di completare il processo di affinamento prima della messa in commercio.

La vendemmia

La vendemmia inizia solitamente nella terza settimana di settembre.

La raccolta viene effettuata in prevalenza manualmente. L'uva viene trasportata alla cantina mediante appositi carrelli e lì inizia il processo di trasformazione tramite una pigiadiraspatura di tipo soffice e trasferita nei serbatoi dove verrà fatta iniziare la fermentazione.

La fermentazione dura di media dai 7 ai 10 giorni per il Chianti Classico, fino a 15 ed oltre per i vini destinati a Riserva.

Durante questo periodo vengono fatti rimontaggi all'aria in una prima fase per favorire l'attivazione e la moltiplicazione dei lieviti, rimontaggi in assenza di ossigeno nelle fasi successive, intervallati da dei "delestage", una tecnica che favorisce una maggiore estrazione di tannini e sostanze coloranti e che permette di poter rompere periodicamente il cappello di vinaccia formatosi per effetto della fermentazione alcolica.

Quando il processo di trasformazione degli zuccheri in alcool e la relativa macerazione sono arrivate a completamento si procede alla "svinatura", ovvero alla separazione fisica del mosto fiore dalla parte solida costituita da bucce e vinaccioli.

Quest'ultima fase detta di pressatura consente di estrarre tramite una spremitura di tipo soffice la parte liquida residua, e viene effettuata con una moderna pressa a membrana. Le vinacce esauste così ottenute verranno inviate immediatamente in distilleria per la produzione della nostra grappa. Il vino fiore così ottenuto viene successivamente mantenuto ad una temperatura di circa 25 °C al fine di facilitare la fermentazione malolattica, ovvero la trasformazione dell'acido malico in acido lattico.

Successivamente si operano travasi di sfecciatura, ovvero di separazione dalle parti solide precipitate per effetto di una decantazione naturale. Segue immediatamente il trasferimento in botte o in tonneaux in funzione della tipologia di vino.

Durante le fasi suddette un quotidiano ed assiduo controllo da parte dell'enologo e dello staff tecnico, permettono di poter individuare fin dall'inizio le tipologie dei nostri vini e controllarne l'evoluzione in funzione della qualità.

Mappa

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