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Quart

Descrizione

Il toponimo è di origine romana e si deve ad una pietra miliare indicante la distanza di quattro miglia dal capoluogo regionale: ad quartum lapidem. Il territorio comunale è molto vasto e sparso in numerose frazioni ben collegate tra loro. Il buon soleggiamento e la presenza di acqua rendono i terreni particolarmente fertili e adatti alle coltivazioni. L'attività casearia è molto fiorente: il nome Fontina, dato al noto formaggio, si deve alla denominazione di un alpeggio, Alpe Fontin, situato nel comune di Quart. Affascinanti le escursioni sulle mulattiere e sui sentieri che danno l'accesso alle valli vicine e ai rifugi, come l'itinerario che va dalla frazione di Villair all'oratorio del Beato Emerico. Affrontando piste pianeggianti e salite si raggiunge il castello medievale.
Il ritrovamento di tombe neolitiche nella località di Vollein ci consente di affermare che la zona sia stata abitata già in tempi molto remoti. Il territorio fu oggetto di conquista da parte dei Romani, come d'altra parte i comuni limitrofi. Successivamente costituì feudo appartenente alla potente famiglia di Quart, di cui non sono note le origini, ma è conosciuta l'importanza nella storia della Val d'Aosta. Già signori della Porta di Sant'Orso ad Aosta, ora nota con il nome di Porta Pretoria, risiedevano nella torre situata sul lato nord della porta controllando l'accesso alla città e riscuotendo i pedaggi. Estesero il loro dominio su un'area vasta quanto un sesto dell'attuale territorio regionale. Durante il dominio dei feudatari fu ideato e fatto costruire nel 1200, da Pierre de Quart, un acquedotto conducente acqua da Valpelline fino alla collina di Quart e fu edificato, nel corso del XII secolo, il castello. A Jacques III si deve lo sviluppo di Villefranche, borgata oggi capoluogo del comune, che divenne agli inizi del XIV secolo sede di tribunale e centro commerciale di primo piano. Pur essendo circondata da mura, nel corso delle guerre del XVII secolo fu gravemente danneggiata. Durante il secolo successivo divenne sede amministrativa del mandamento di Quart Dal XIV al XVI secolo il comune fu sottoposto al potere dei Savoia. La storia successiva è comune alla Val d'Aosta e all'Italia tutta.

Da vedere:

Il castello, la cui parte più antica, risalente al 1185, fu fatta costruire da Jacques de la Porte de Saint Ours, capostipite dei signori di Quart, si trova su un promontorio roccioso e domina l'abitato dall'alto. Circondato da rocce a strapiombo, è accessibile solo attraverso un torrente. L'edificio, circondato da una fitta vegetazione, si staglia nettamente sullo sfondo del paesaggio circostante con il candore delle sue alte mura. Si presenta dall'aspetto possente e con torrette cilindriche di avvistamento. Divenuto di dominio dei Savoia dal XIV al XVI secolo, fu adibito a cascina per circa cento anni. Tuttora ben conservato, dal castello si snoda ogni anno il corteo del carnevale storico.
La chiesa parrocchiale di Sant'Eusebio a Villair. La prima testimonianza sulla sua esistenza risale al 1150. L'edificio originario fu distrutto da un'alluvione nei primi anni del XV secolo, quello attuale fu edificato a poca distanza dal precedente nella prima metà del XV secolo e radicalmente trasformato tra la fine del XVI ed i primi anni del XVII secolo, al contrario il campanile gotico ha conservato il suo aspetto originario.
Il monastero Mater Misericordiae, isolato nel verde della collina, rappresenta uno degli itinerari della fede in Val d'Aosta. Conserva un mirabile altorilievo, raffigurante la crocifissione, ricavato da un tronco di tiglio.
La casaforte del Quattrocento e la cappella del 1686 all'interno della borgata di Villefranche.
Le torri di segnalazione di Chetoz e di Ville-sur-Nus.
La casaforte di Povil elaborata intorno ad una torre appartenente ai signori di Quart con interventi successivi tra il Duecento ed il Seicento.

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