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Acquapendente

Descrizione

Comune della provincia di Viterbo, situato a circa 10km a nord del Lago di Bolsena, nei pressi del fiume Paglia, Acquapendente deve l'origine del suo toponimo alla presenza di numerosi rivoli e cascatelle che confluiscono nel vicino fiume Paglia. Non ci sono notizie certe circa gli albori storici di questo paese: si ipotizza la possibile presenza in loco di un insediamento etrusco, successivamente caduto sotto il controllo romano e, una volta disgregatosi l'Impero dell'Urbe, passato ai Longobardi. La rinascita del borgo si registra intorno al IX secolo, quando i primi documenti parlano di un "vicus" chiamato Arisa o Farisa, situato lungo la Via Francigena. Nel 964 ospitò l'imperatore Ottone I e, con la donazione di Matilde di Canossa, entrò a far parte dei possedimenti dello Stato Pontificio. In seguito alla distruzione del ducato di castro, ordinata da papa Innocenzo X per ridurre l'importanza della famiglia Farnese nel Lazio settentrionale, il vescovo di Castro si spostò ad Acquapendente.
Siti di interesse:
- la Basilica del Santo Sepolcro, fondata, secondo la tradizione, da Matilde di Westfalia, madre di Ottone i il Grande. Le originarie forme romaniche hanno subito nel tempo numerosi rimaneggiamenti fino al XVIII secolo, quando assunse le attuali forme barocche. Si sviluppa su tre livelli: il superiore (con il transetto), il mediano (con le navate) e l'inferiore (con una splendida cripta dell'XI secolo). Di notevole pregio sono i due bassorilievi attribuiti ad Agostino di Duccio, una pala d'altare in terracotta invetriata di Jacopo Beneventano, gli stalli lignei del coro finemente decorati ed il fonte battesimale del XIV secolo;
- la Chiesa di San Giovanni, consacrata nel 1149 e profondamente rimaneggiata nei secoli successivi, specie nell'Ottocento. Oggi è di proprietà comunale.
- la Chiesa di San Francesco, consacrata nel 1149, in seguito ai rimaneggiamenti del Settecento ha sostituito le originarie forme gotiche con le attuali barocche. Affiancato da un campanile cinquecentesco, conserva all'interno un crocifisso ligneo del XIII secolo attribuito a Lorenzo Maitani, una statua dell'Assunta del fiammingo Carlos Duames, il pregevole ciclo di affreschi del coro e le statue lignee dei 12 apostoli.
- il Monastero di clausura di Santa Chiara, di origini trecentesche;
- la Chiesa di Santa Vittoria, attorno alla quale si sviluppò il primo nucleo di Acquapendente;
- la Chiesa di sant'Agostino, con annesso convento, risalenti al 1290 e rimaneggiati in forme barocche nel Settecento, in seguito ad un rovinoso incendio;
- la Chiesa di San Lorenzo, preceduta da due ampie scalinate laterali;
- la Chiesa di Santa Caterina, la cui facciata è opera dell'architetto Meluzzi;
- i numerosi e splendidi palazzi nobiliari;
- la Torre del Barbarossa;
- la Torre Julia de' Jacopo, dal nome della giovane fanciulla di Acquapendente che, con la sua prontezza, riuscì ad impedire l'ingresso dei nemici in città;
- la Riserva Naturale Monte Rufeno.

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