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Vieste
Descrizione
Vieste è la città più orientale del promontorio del Gargano e si è sviluppata su una penisola in cui si possono distinguere due punte: Punta San Francesco e Punta Santa Croce.
La prima ha natura rocciosa ed è qui che i primi abitanti di Vieste si insediarono; ha la tipica struttura della città medievale con vicoli, piazzette e scalinate. In questa parte dell' abitato sorge la Cattedrale e la Chiesa di San Francesco dalla quale prende il nome.
Al contrario lo sviluppo urbanistico su Punta Santa Croce risale all' Ottocento, qui sorgono il Municipio, il parco comunale e dal suo lato c'è anche il porto dal quale si può partire per le Tremiti o la Croazia.
A sud di Punta San Francesco termina lo spuntone di roccia sul quale sorge la città antica per lasciare spazio alla spiaggia sabbiosa di Pizzomunno.
Il Pizzomunno è un monolite alto circa 25 metri ed è il simbolo della città, su di esso ci sono svariate leggende. A delimitare la città sull' altro lato, ad Ovest di Punta Santa Croce, c'è un' altra lunga spiaggia sabbiosa, quella di San Lorenzo.
La popolazione si dedica per gran parte dell' anno alle attività agricole e marinare; caratteristici sono i "trabucchi", antiche strutture di legno per la pesca provviste di lunghi bracci che sostengono le reti . Questa tradizione ricollega le tecniche garganiche più al Molise che al resto della regione.
Tuttavia dagli anni '60 è il turismo l' attività primaria di Vieste, con i suoi camping nelle pinete e suoi alberghi a conduzione familiare. Vieste, oltre che per le bellezze del mare e delle coste, rappresenta un' ottima base da cui partire per escursioni verso le Tremiti e la Foresta Umbra.
La storia di Vieste è caratterizzata dalla sua presenza sul mare che ha reso di facile accesso l' approdo in questi luoghi e ciò non sempre ha recato vantaggi.
Si ricordano due grandi saccheggi con esecuzioni e deportazioni. Uno fu quello operato dai Veneziani nel 1242, l' altro quello messo in atto dal condottiero Ottomano Dragut Rais nel 1554.
Della sua lunga storia restano varie testimonianze tra cui il Castello e la Cattedrale che, semidistrutti nella suddetta incursione dei Veneziani, furono fatti ricostruire da Federico II di Svevia il quale sempre ebbe a cuore le sorti di questa cittadina.
Ma ci sono tracce della frequentazione antropica di questo lembo del Gargano ben anteriori; ne sono un esempio le tombe dell' età del ferro presenti nei pressi del Castello o le necropoli paleocristiane di cui la più nota è quella di S. Nicola in località Pantanello.
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