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Terracina

Descrizione

Terracina è un comune della provincia di Latina, affacciato sul Golfo di Gaeta, aggrappato ad una delle propaggini del Monte Sant'Angelo, lungo la foce del fiume Amaseno. Dominata dal Tempio di Giove Anxur, da cui si gode uno splendido panorama delle isole pontine e, durante le giornate limpide, anche delle isole campane di Capri e Ischia, la città conserva gelosamente le tracce della sua storia passata. Fondata dai profughi di Sparta, secondo la leggenda riportata da Dionigi di Alicarnasso, il toponimo rivela una radice indo-europea o, comunque, etrusca. Centro ausono, cadde nell'orbita romana già nel VI secolo; occupata dai Volsci che chiamarono il centro Anxur, fu riconquistata dai Romani nel 406 a.C., divenne una colonia nel 329 a.C.. Nel 312 a.C. Appio Claudio tracciava la Via Appia che apriva alla penetrazione commerciale e militare verso la Campania; il centro subì importanti cambiamenti urbanistici sia in epoca Sillana (I secolo a.C.) che in epoca imperiale. Dopo la caduta dell'Impero Romano, le continue incursioni barbariche spinsero la popolazione difendersi con spesse mura, i cui camminamenti di ronda sono ancora in parte percorribili. Dopo il decadimento seguito al progressivo abbandono della Via Appia, nel 1074, con papa Gregorio VII, la città diventò libero comune. Dal XII al XVI secolo si alternarono tentativi di infeudazione da parte di nobili famiglie laziali e dal Regno di Napoli; dal XVI secolo ritornò stabilmente sotto il controllo dello Stato Pontificio. Tuttavia, l'espandersi delle zone paludose e della malaria, ridusse al minimo gli abitanti. Fu solo nel Settecento, con papa Pio VI, che si registrò una nuova ripresa della città, grazie alle ingenti opere di bonifica. Fino al 1870 fu città di confine dello Stato Pontificio.
Siti di interesse:
- il Foro Emiliano (Piazza del Municipio), fulcro della città alta, dove si affollano testimonianze di epoca romana e medievale. La piazza, di oltre 3000mq, presenta un bel lastricato, splendido esempio di pavimentazione romana in uso 2000 anni fa.
- il tempio di Giove Anxur, situato sul Monte Sant'Angelo ed agevolmente individuabile dal basso per il grande criptoportico di dodici arcate, lungo 60 metri. Restano tracce anche del portico, della roccia dell'oracolo, di pozzi e cisterne, un campo trincerato per la difesa della Via Appia, nonché di un piccolo tempio (probabilmente la residenza dei sacerdoti) adattato in epoca carolingia a cappella cristiana dedicata al culto di san Michele Arcangelo.
- la Cattedrale di San Cesareo, affacciata sul lato ovest di Piazza del Municipio, fu realizzata sulle rovine di un antico tempio pagano. In stile romanico, fu inaugurata nel 1074. Splendido il portico con una notevole fascia musiva, il pavimento dei Cosmati, autori anche del pulpito e della colonna tortile del cero pasquale, ed il semplice trono marmoreo che la tradizione attribuisce a papa Urbano II, eletto papa a Terracina nel 1088 e banditore della prima Crociata. La Cattedrale è affiancata da un pregevole campanile romanico.
- Palazzo Venditti, edificio gotico del XIII secolo, prima sede comunale, unito alla cattedrale dall'arco di accesso alla piazza;
- i resti del teatro romano e della cavea;
- il basolato della Via Appia, scoperto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale;
- il Pisco Montano, imponente rupe di 83 metri, tagliata dai Romani per consentire il passaggio litoraneo della Via Appia, evitando i monti. Sulla parete sono ancora ben visibili i segni degli scalpellini e i cartigli che recano incise le misurazioni romane.
- la torre frumentaria del XII secolo, appartenuta alla famiglia Rosa;
- la Chiesa di San Domenico, che si impone per la sua austera semplicità, fu probabilmente eretta tra il XIII ed il XIV secolo;
- la Chiesa del Purgatorio, realizzata in stile barocco su un preesistente edificio religioso dedicato a San Nicola;
- il Convento di San Francesco, adibito sino a poco tempo fa ad ospedale civico, si ritiene sia stato fondato proprio dal Santo di Assisi nel XIII secolo;
- la Chiesa del Santissimo salvatore, grandioso edificio in stile neoclassico ideato da Andrea Sarti nel 1845. All'interno vi si conserva un bel gruppo marmoreo raffigurante La Pietà, proveniente dalla scuola del Canova;
- le antiche mura della città, in cui sono ben visibili i tratti di epoca etrusca, volsca e romana, le aggiunte medievali ed i camminamenti di ronda;
- le Porte di accesso alla città;
- la casa di epoca Sillana, in cui sono ancora visibili tratti di "opus incertum" del I secolo a.C.;
- le case-torri e le case gotiche;
- il Castello dei Frangipane (o Rocca Traversa), poggiato su murature romane dell'acropoli. La sua posizione dominante gli consentiva di tenere sotto controllo sia il lato costiero che quello montano;
- Palazzo Braschi;
- Palazzo della Bonifica.

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