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Charvensod

Descrizione

Il toponimo deriverebbe per alcuni dal nome del veterano romano Calvus o Calventius al quale fu assegnato del terreno dopo la divisione in centurie della zona sottratta ai primitivi abitanti, per altri, invece, dal nome "capra in saltu" assegnato da Terenzio Varrone ad una parte del territorio, poi mutato in Charvensod. Comune in posizione centrale all'interno della Val d'Aosta, si trova tra Aosta, Pollein, Brissogne, Cogne e Gressan. E'composto da due abitati principali: il capoluogo, situato in alto, a due chilometri da Aosta, e la frazione di Plan Felinaz sulla Dora Baltea. Intorno le frazioni di Ampaillan, Felinaz e Pont-Suaz. Fa parte della Comunità Montana Mont Emilius. Offre agli appassionati meravigliose escursioni con diverse difficoltà e durata. Interessanti i percorsi in direzione dell'alpeggio di Arpisson a circa 2000 metri, passando accanto al torrente Comboè, e in direzione della cappella di Santa Colomba, percorrendo tornanti e boschi e costeggiando ruscelli. A Charvensod è possibile praticare gli sports tradizionali valdostani legati alla montagna, particolare che si evince anche dai materiali utilizzati per la costruzione degli strumenti di gioco.
Reperti archeologici consentono di ipotizzare che la regione fosse popolata già durante la preistoria: intorno al 3000 a.C. vi si insediarono comunità di pastori e cacciatori. Gli abitanti celti-liguri, denominati Salassi, nel 143 a.C. furono sconfitti dai Romani che, circa cinquant'anni dopo fondarono la colonia di Eporedia, l'odierna Ivrea, nonché, nel 25 a.C., la colonia militare Augusta Praetoria Salassorum, l'odierna Aosta. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, la Val d'Aosta fu sottoposta al dominio dei Burgundi, nel VI secolo degli Ostrogoti, nel 568 dei Longobardi, sconfitti dal re di Borgogna pochi anni dopo. Da quel momento divenne territorio dei Franchi fino all'888, quando tornò al Regno di Borgogna. Con la morte di Rodolfo III, nell'anno Mille, la Borgogna fu inglobata nel Sacro Romano Impero Germanico divenendo successivamente parte della contea dei Savoia. Fino al XIII secolo si susseguirono le lotte tra i signori feudali per il dominio del territorio.

Da vedere:

La chiesa parrocchiale citata in un documento ufficiale già nel 1180. La chiesa odierna, costruita nel 1622 ed ampliata nel 1830, conserva un altare in legno dorato ed intagliato risalente al XVIII secolo e due altari laterali dello stesso periodo, un reliquiario in rame ed una croce del XV secolo.
L'eremo di San Grato è una piccola cappella bianca situata a 1700 metri circa sull'abitato di Peroulaz. La prima citazione ufficiale risale al XIII secolo; fu restaurata ed ingrandita nel 1754. Sul campanile si trova la statua di San Grato realizzata nel 1863 dallo scultore Thomasset
La cappella di Notre Dame de Pitiè in località Port-Suaz, eretta nel XVI secolo, presenta un grande affresco all'esterno, un altare settecentesco, statue lignee policrome del XVI secolo.
La piccola cappella di Santa Colomba situata al margine di una foresta, costruita nel 1620 a circa 900 metri di altitudine. Fu ampliata nel 1886.
La cappella di Sant'Anna nel villaggio di Fèlinaz presenta al suo interno un altare del XVIII secolo ed una tela, dipinta da Carrel nel 1864, raffigurante Sant'Anna.
La cappella dei Santi Fabien e Sèbastien del 1633. Fu restaurata ed in quell'occasione fu aggiunto il coro ed il campanile.
La cappella di San Pantaleone a Sèrèmont fondata nel 1621.
La cappella di Comboè a 2100 metri costruita nel 1836 e dedicata a Santa Maddalena.

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