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Istituto e Museo di Storia della Scienza

  • stituto e Museo di Storia della Scienza - Locali d'Autore

    © Istituto e Museo di Storia della Scienza

L'Istituto e Museo di Storia della Scienza [IMSS] è stato fondato nel 1927 per iniziativa dell'Università di Firenze con la denominazione di Istituto di Storia delle Scienze. Lo Statuto gli assegnava il compito di raccogliere, catalogare e restaurare i reperti e gli apparecchi di interesse storico-scientifico. L'Università di Firenze concesse in comodato alla nuova istituzione le collezioni di strumentaria mediceo-lorenese, oltre a pregevoli fondi librari antichi. La fondazione dell'IMSS si inquadra in un particolare contesto storico e culturale che vide svilupparsi a Firenze, a partire dagli anni Venti del secolo XX, una serie di iniziative rivolte alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico-scientifico: nel 1923 si costituì a Firenze il Gruppo per la tutela del patrimonio scientifico nazionale e, successivamente alla fondazione dell'IMSS, vi fu organizzata la Prima Esposizione Nazionale di Storia della Scienza (1929).

Le prime sale espositive dell'IMSS, che si limitavano ad alcuni locali del primo piano di Palazzo Castellani, allora condiviso con altre istituzioni, furono inaugurate solennemente nel 1930. Il primo Presidente dell'Istituto e Museo fu il Senatore Piero Ginori Conti. L'originaria impostazione del Museo si deve ad Andrea Corsini (1875-1961), che ne fu il direttore fino alla morte. Maria Luisa Righini Bonelli (1917-1981), che gli successe, diede ulteriore impulso al processo che nel corso di due decenni trasformò l'IMSS in una moderna istituzione museale e in un centro di ricerca frequentato da studiosi italiani e stranieri. Dopo la disastrosa alluvione del 1966, l'esposizione fu estesa al secondo piano del palazzo, nel quale vennero sistemati gli strumenti che erano stati recuperati e restaurati grazie alla collaborazione di specialisti italiani e stranieri.

A partire dagli anni '80 del XX secolo, l'IMSS ha intrapreso un programma di sviluppo e trasformazione che ha prodotto non solo un completo riconcepimento dell'esposizione museale sulla base delle più moderne acquisizioni degli studi, ma anche un imponente incremento della propria biblioteca ed un crescente investimento nell'applicazione al patrimonio culturale delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Uno sforzo importante è stato dedicato alla valorizzazione e alla divulgazione delle fonti per gli studi di storia della scienza, con particolare riguardo alla figura di Galileo Galilei e alla scuola galileiana. Negli ultimi venti anni IMSS ha inoltre dato alle stampe una rivista semestrale di Storia della Scienza (Nuncius. Annali di Storia della Scienza) e decine di pubblicazioni specialistiche, ha organizzato innumerevoli seminari e convegni, promosso ricerche innovative, favorito la formazione specialistica di giovani ricercatori e allestito una cospicua serie di esposizioni, molte delle quali hanno avuto una fortunata itinerazione internazionale.

Nel corso della sua storia, l'IMSS ha costantemente rappresentato un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per gli studi di storia della scienza e per le problematiche relative alla valorizzazione della strumentazione scientifica d'interesse storico. In particolare, è stato protagonista dell'intenso dibattito che ha portato al pieno riconoscimento degli strumenti scientifici come beni culturali e ha redatto la scheda di catalogazione STS standard adottata dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali come standard per la catalogazione dei beni storico-scientifici.

Fra i tanti riconoscimenti ottenuti dall'IMSS, si segnalano il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio nel 1992 e la visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 9 aprile 2002 in occasione dell'inaugurazione della nuova sede della Biblioteca.

Visita il sito ufficiale http://www.imss.fi.it

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