Strutture
Visita una località navigando tramite il menù a sinistra. In ogni zona d'Italia potrai successivamente scegliere le strutture turistiche d'eccellenza che ti proponiamo.
I più visitati in
Italia
-
L'OSTERIA REALE, da sempre un luogo dove i saperi si sono mescolati, nel tempo, nelle tradizioni, ai sapori più intimi e più cari alle proprie origini. Questo è il motto dell'osteria Reale, situata in una piccola borgata, Gete di Tramonti, dove le radici...
-
Poggio al Casone è un resort di charme situato all'interno di una Tenuta vinicola in Toscana. In mezzo ai 40 ettari di vigneto a coltivazione biologica, sono stati meticolosamente ristrutturati l'antica villa e due indipendenti cottages per realizzarvi...
-
La storia dell'azienda agricola Villa è strettamente legata al borgo medievale omonimo, sito nel comune di Monticelli Brusati nel cuore della Franciacorta. Monticelli Brusati è una località rinomata nei secoli per la produzione di vini celebrati da storici,...
-
Taurasi è il punto di riferimento per conoscere ed apprezzare i grandi vini irpini. Taurasi è la patria dell'aglianico e le premiate Cantine Antonio Caggiano trasformano questa uva, vinificata in purezza, nell'unico vino rosso DOCG della Campania il Taurasi....
-
Agriturismo San Rocco, vacanza a Todi, in Umbria Estate in Umbria,a Todi nella Tenuta San Rocco Soggiorni settimanali ed Weekends a Todi nella Tenuta San Rocco nei mesi di Luglio,Agosto e Settembre: offerte promozionali con sconti dal 15% al 30% sui prezzi...
Stampa questa pagina
Segnala via e-mail
La fornace di Porta San Donato
-
Nel 1643 il «casone contiguo alla Vecchia Porta di San Donato», struttura difensiva sostituita nel 1639 da quella «Nuova», che sorge a pochi metri di distanza lungo il circuito delle mura, fu assegnato dal Governo Lucchese a Giovanni Antonio Salomoni che, dalla città ligure di Albisola, si trasferì a Lucca impiantando una fabbrica di «maioliche» e «altri vasellami di ogni sorte».
La struttura della fornace della Porta Vecchia di San Donato è un unicum sul territorio lucchese, perché caratterizzata da una conformazione particolare funzionale e necessaria a una produzione di ceramica raffinata. I dati materiali, emersi durante gli scavi del 1982, sono costituiti da scarti di fornace e da frammenti degli oggetti dai quali sono stati individuati recipienti di uso assai comune nell'apparecchiatura delle tavole dei lucchesi. Perché, quindi, adoperare una fornace legata alla produzione di oggetti di pregio per realizzare vasellame di uso comune, prevalentemente graffite ampiamente utilizzate nel territorio di Lucca?
La risposta a questa domanda è nei documenti che illustrano come vennero sfruttati gli ambienti della Vecchia Porta di San Donato: si può ipotizzare che l'artigiano genovese Salomoni fosse giunto in Lucca proprio per diffondere sul mercato locale le sue maioliche. Queste non incontrarono però l'interesse della maggior parte della popolazione lucchese costringendo il maestro vasaio a ripiegare su una produzione di ceramiche meno pregiata, come le graffite, che incontravano il gradimento da parte della committenza. Malgrado il cambiamento della lavorazione, la struttura della fornace rimase invariata sebbene riconvertita alla predisposizione e alla cottura del vasellame maggiormente richiesto e gradito dai ‘clienti' lucchesi.