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Faenza

Descrizione

Nota in tutto il mondo per la storica produzione di ceramica (tanto che in molte lingue europee, maiolica è tradotto col termine di "faiance"), Faenza sorge lungo la Via Emilia, a metà strada tra Bologna e Rimini, tra le colline e il mare. La città ha origini romane e già nel I secolo d.C. si affermò per la produzione di oggetti d'uso in ceramica e laterizi, oltre che per la produzione e la lavorazione del lino. Dopo un periodo di decadenza, verificatosi in concomitanza con la caduta dell'Impero Romano e le successive invasioni barbariche, Faenza conobbe una decisiva ripresa economica ed edilizia in età comunale e con la signoria dei Manfredi: nella seconda metà del XV secolo, sotto il governo di Carlo II Manfredi, venne realizzato il piano di rinnovamento urbanistico della città. Dopo un breve periodo veneziano, entrò a far parte dello Stato della Chiesa fino al 1859, quando fu annesso al Regno d'Italia.
Oltre alle botteghe artigiane, in cui vengono prodotte le splendide e rinomate ceramiche di Faenza, dai colori vivi e dalle forme sinuose, suggeriamo una visita anche al ricco patrimonio artistico ed architettonico della città. In particolare, menzioniamo:
- la Cattedrale di San Pietro, costruita tra il 1474 e il 1520 sotto la supervisione dell'architetto fiorentino Giuliano da Maiano, presenta una facciata in laterizio grezzo incompiuta; l'interno è diviso in tre navate, alternando pilastri a colonne. Pregevoli capolavori d'arte rinascimentale sono custoditi tra le sue mura, come un dipinto di Innocenzo da Imola, un coro ligneo cinquecentesco, le arche (monumenti scultorei) di San Savino, Sant'Emiliano e San Terenzio ed un toccante crocifisso ligneo di fine Quattrocento.
- la Chiesa della Commenda, risalente alla prima metà del XII secolo, fu realizzata in concomitanza con l'Ospizio del Santo Sepolcro ed affidata ben presto ai Cavalieri dell'Ordine di Malta, che la gestivano - anche economicamente - tramite Commentari. Splendido l'affresco cinquecentesco del catino absidale, realizzato da Girolamo da Treviso. Altri frammenti trecenteschi e cinquecenteschi impreziosiscono le pareti laterali.
- la Chiesa dei Santi Ippolito e Lorenzo, un tempo complesso monastico e benedettino anteriore al IX secolo e, successivamente, camaldolese, fu ricostruito nel Settecento e rappresenta uno degli esempi più importanti di architettura tardo-barocca faentino;
- la Chiesa di Sant'Agostino, altro edificio sacro medievale, profondamente modificato nel XVIII secolo; all'interno è custodita una pala cinquecentesca del faentino Sebastiano Scaletti.
- la settecentesca Chiesa di Sant'Antonino;
- la Chiesa di Sant'Antonio, edificio settecentesco realizzato su una preesistente costruzione medievale, ricco di pregevoli capolavori d'arte ;
- la Chiesa di Santa Maria ad Nives, risalente al VI-VII secolo, è con molta probabilità la prima cattedrale della città. Profondamente rimaneggiata ed ampliata nel Seicento, custodisce importanti opere.
- la Chiesa di Santa Maria dell'Angelo, anche detta Chiesa Nuova, fu fondata dai Gesuiti nel XVII secolo;
- la Chiesa di San Bartolomeo, importante esempio di architettura romanica del XIII secolo; restaurata nel primo dopoguerra, è stata intitolata ai caduti in guerra.
- la Chiesa di San Domenico, di origine medievale e rimaneggiato nel XVIII secolo;
- la Chiesa di San Filippo Neri (o del Suffragio), dalla bella facciata barocca;
- la Chiesa di San Giacomo della Penna, antichissima chiesa medievale del XII-XIII secolo, da tempo soppressa e riconvertita per altre funzioni, conserva ancora parte del portale romanico;
- la Chiesa di San Lazzaro, situata lungo la Via Emilia, sorta inizialmente come lazzaretto per i lebbrosi;
- la Chiesa di Santa Umiltà, splendido e unico esempio di barocchetto (o roccocò) faentino, è attualmente sconsacrata ed utilizzata come sala per mostre ed esposizioni;
- la Pieve di Sarna, la più bella e importante pieve della campagna faentina, risalente all'VIII secolo e rimaneggiata nel XVIII secolo;
- la Pieve di Corleto, anch'essa rimaneggiata nel Settecento, conserva una cripta medievale realizzata con materiale romano di reimpiego.
- la Torre dell'Orologio, torre civica per eccellenza, ricostruita nel secondo dopoguerra;
- la Torre di Oriolo, mastio a pianta esagonale, unico nel suo genere;
- il Museo Internazionale delle Ceramiche.

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